I sinti occupano l'aula consiliare di Mantova
Da Piazza Sordello, non prima di aver manifestato davanti al palazzo vescovile, alla sala consiliare. Una delegazione ha occupato per qualche minuto la sala consiliare
MANTOVA. Un gruppo di manifestanti sinti ha occupato la sala consiliare del comune di Mantova per protestare contro gli espropri delle lottizzazioni abusive al Trincerone. Una giornata cominciata con la protesta davanti alla curia vecovile e poi all'ingresso del Comune dopo il corte per le vie del centro. C'è stato anche qualche momento di tensione: il consigliere leghista Luca De Marchi è entrato in municipio scortato.
«Ci sono le delegazioni provenienti da tutte le città vicine - ha affermato Carlo Berini, segretario dell’associazione Sucar drom - E' na protesta composta e tranquilla per ribadire le nostre ragioni e chiedere al Comune il rispetto della legge anche nei nostri confronti: il Testo unico 380 articoli 3 e 5 è una discriminazione razziale indiretta che va rimossa».
«Una delegazione si è recata in cura vescovile dove èstata ricevuta da un delegato del vescovo. Hanno sfilato tutti, anziani, donne, bambini inalberando uno striscione con due domande a cui il sindaco deve rispondere: perché non ha sospeso il procedimento per un anno e dove andremo se ci cacceranno dal Trincerone. Una delegazione di 40 persone è salita in aula consiliare per lasciare un volantino sullo scranno di ogni consigliere. Il consigliere di Forza Italia Gorgati ha stigmatizzato il fatto che in corteo c'erano bambini che gridavano "leghisti appesi".
Sulla vicenda che vede opposti sinti e Comune un paio di giorni fa era intervenuto anche il consigliere comunale di Forza Italia, Marco Germiniasi: «Non mi trovo d’accordo e con me anche il mio partito - dice - col capogruppo della Lega de Marchi che è già in campagna elettorale come candidato sindaco per il Carroccio e sta arrivando su posizioni xenofobe. Non mi piacciono, però, nemmeno i toni di Berini. Gli ricordo che stiamo parlando di ripristino della legalità, come bene ha sottolineato il vice sindaco Rose; Berini, invece, l’ha messa sul piano della discriminazione razziale. Se ritiene di opporsi, lo faccia nelle sedi appropriate»
gazzettadimantova.it
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