A Berlino torna la memoria sull'Olocausto dei Rom e dei Sinti
Angela Merkel ha inaugurato un mausoleo a pochi passi dal Reichstag
Quanti morirono nei campi di concentramento, ma le stime parlano di circa mezzo milione
tra uomini, donne e bambini.
In Italia quanto questo?
L'inaugurazione a Berlino del mausoleo in memoria dell'Olocausto dei Rom e dei Sinti (Credits: Ap Photo/Markus Schreiber)
Un memoriale per ricordare un
genocidio messo nel cassetto. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha inaugurato un monumento nel cuore di Berlino per ricordare la morte di
500.000 Rom e Sinti, sterminati nei campi di concentramento dei nazisti.
Porajmos, così l'etnia Rom chiamano l'Olocausto. Perché nei lager dei nazisti c'erano anche tanti di loro, ma la memoria storica è stata a lungo "distratta" e il loro
sacrificio in termini di vite umane non ha ricevuto gli onori adeguati.
Ora però ci pensa Berlino, che ospita monumenti di ogni genere e che ha visto l'inaugurazione nei giorni scorsi di un imponente monumento, che si erge a pochi passi dal
Reichstag, dove si riunisce il Parlamento tedesco, e non molto distante dal memoriale che ricorda le vittime ebree della
Shoah.
Il mausoleo per i Rom e i Sinti
uccisi durante il nazismo ha avuto una gestazione difficile. Disegnato dall'artista israeliano Danil Karavan nel 1992, ha un cuore fatto di specchi che riflettono tavole di pietra spaccate
tutto intorno. Al centro, su una piattaforma triangolare, una
singola rosa, che viene cambiata ogni giorno.
Il massacro dei Rom e dei Sinti andò in scena
ben prima di quello degli ebrei. Nel 1938
Heinrich Himmler diffuse alle SS l'ordine per
una "
soluzione finale per gli zingari". Tuttora non è chiaro in quanti morirono nei campi di concentramento, ma le stime parlano di circa mezzo milione tra uomini, donne e bambini.
Ma è solo nel 1982 che il governo tedesco riconosce
questo genocidio e oggi Angela Merkel ha voluto sottolineare la straordinaria importanza del memoriale nel cuore di Berlino, proprio in un momento in cui l'Europa è attraversata dai venti di nuove f
ormazioni xenofobe e neonaziste.
"E' un dovere tedesco ed europeo quello di sostenere i Sinti e i Rom ovunque essi vivano, non importa quale sia il loro paese", ha detto la Cancelliera tagliando il nastro del mausoleo di Berlino.
di
Anna Mazzone
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