lunedì 23 novembre 2015

Sinti evangelici in Italia - Noi lo facciamo come forma di volontariato ed oggi ancora siamo discriminati

Sinti Evangelici in Italia: abbiamo bisogno sostegno e delle vostre preghiere

 
Necessitiamo di un aiuto per sostenere l’opera dei Sinti evangelici in Italia, con le vostre preghiere e sostegno.

Chiediamo per chi vorrebbe sostenere i (sinti evangelici) 
  • Sostegni per i pastori sinti
  • La nostra fede non viene ascoltata, abbiamo bisogno visibilità.
  • Poche possibilità di Convegni Evangeli con i costumi dei sinti e rom.
Non vogliamo che sia solo storia noi facciamo parte della storia nei Lager, nei campi di concentramento ma noi stati e lo saremo e lo siamo ancora oggi siamo i protagonisti del recupero sociale del popolo rom e sinti in Italia con i Pastori 70, e il tutto! senza sostegni economiche.
 


Noi lo facciamo come forma di volontariato ed oggi ancora siamo discriminati e l’esclusione e forte anche per noi e non riusciamo a curare le chiese e abbiamo poche possibilità noi che insegnammo l’educazione e l’evangelo al popolo sinti e rom.
 
Davide Casadio Presidente e Pastore Evangelico Adi Mez

giovedì 22 ottobre 2015

La Regione Veneto salva tende, roulotte, caravan, mobil-home.

La Regione Veneto salva tende, roulotte, caravan, mobil-home, maxicaravan e case mobili    

Sul Bur n. 82 del 27/09/2013 è stata pubblicata la legge regionali n. 24 del 24 settembre 2013, recante “Misure di semplificazione per la realizzazione di strutture ricettive all’aperto”, che sostanzialmente salva i campeggi e strutture simili dalle previsioni di cui all’articolo 41, comma 4, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 (che li sottoponeva a titoli edilizi).
 
 
La legge stabilisce che: Art. 1
Realizzazione di strutture ricettive all’aperto

1. In relazione all’articolo 3, comma 1, lettera e.5), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” e successive modificazioni, nel testo aggiunto dall’articolo 41, comma 4, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, per la realizzazione delle opere di strutture ricettive all’aperto, e in particolare per la collocazione e la installazione di allestimenti mobili, continua a trovare  applicazione l’articolo 30 della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo” e successive modificazioni.
 
Ricordiamo che il comma 6 dell’art. 30 della legge regionale n. 33/2002 stabilisce che:
6. Gli allestimenti mobili di pernottamento, quali tende, roulotte, caravan, mobil-home, maxicaravan o case mobili e relative pertinenze ed accessori sono diretti a soddisfare esigenze di carattere turistico meramente temporanee e se collocati, anche in via continuativa, in strutture turistiche ricettive all’aperto regolarmente autorizzate, non sono soggetti a, permesso di costruire, dichiarazione di inizio attività (DIA) o ad autorizzazioni e comunicazioni previste a fini edilizi da strumenti urbanistici o edilizi. A tal fine i predetti allestimenti devono:
a) conservare i meccanismi di rotazione in funzione;
b) non possedere alcun collegamento di natura permanente al terreno e gli allacciamenti alle reti tecnologiche, gli accessori e le pertinenze devono essere rimovibili in ogni momento“.
 

martedì 29 settembre 2015

se mi riconosci mi rispetti


Mattarella, azione Sinti e Rom per integrazione in Italia


Messaggio del presidente della Repubblica ai giovani rom e sinti


 
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
 
                       (ANSA) - ROMA, 21 SET - "La presenza attiva di giovani rom e sinti rappresenta un elemento fondamentale nel cammino paziente verso forme sempre più efficaci di integrazione e inclusione".
    Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato ai giovani rom e sinti, che insieme a coetanei non rom, hanno partecipato - da sabato a oggi - alla Convention Primavera Romanì promossa a Roma dall'Associazione 21 luglio. www.ansa.it-rom-e-sinti

giovedì 10 settembre 2015

Zigana è fra i 40 finalisti del bando Che Fare3! sinti e rom

Zigana è fra i 40 finalisti del bando Che Fare3!

Votare è facile e veloce. Clicca il link qui sotto, cerca il n°40 (Zigana) e clicca su VOTA...

Clicca il link qui sotto.....
 
 Dovrai registrarti e aspettare la mail di conferma di che fare. APRILA!!!! e clicca sul link al suo interno per confermare il tuo voto. ATTENZIONE! Ti verrà mandata una seconda mail con una password per accedere al tuo profilo con il quale potrai votare gli altri progetti che ti piacciono. Puoi votarli tutti, ma una volta sola! FORZA!!! CHE ASPETTI???
https://www.che-fare.com/

mercoledì 9 settembre 2015

Aderisci all'appello contro il razzismo - semiriconoscimirispetti@gmail.com

Aderisci all'appello contro il razzismo
Sucardrom.blogspot.it/aderisci-allappello-contro-il-razzismo.
Martedì 30 giugno il Consiglio regionale della Lombardia ha abrogato la Legge n. 77/89 “azione regionale per la tutela delle popolazioni appartenenti alle etnie tradizionalmente nomadi e seminomadi”. La delegazione della Lega Nord in Consiglio regionale dopo l'approvazione si è messa in posa per una foto di gruppo intorno ad una ruspa giocattolo. Una foto che conserveremo per far conoscere ai posteri che in Lombardia nel 2015 esisteva il razzismo.


Martedì 7 luglio la Lega nord ha avviato formalmente in Consiglio regionale del Veneto l’iter per l’abrogazione della legge che tutela Rom e Sinti, (la 54/1989). “La realtà dei fatti - spiega il capogruppo leghista presentatore dell’istanza -, inutile nasconderselo, è che i loro costumi rappresentano fonte di disagio sociale”.

 
La lega Nord sta abrogando nelle due regioni in cui governa leggi non finanziate da quindici anni, ma che pur con limiti avevano supplito alla mancanza di una norma nazionale per la tutela delle persone appartenenti alla minoranza rom e sinta. Negli obbiettivi queste leggi avevano: la promozione della partecipazione dei rom e dei sinti alla predisposizione degli interventi; lo studio e la conoscenza della cultura; la tutela della lingua; l'accesso ai servizi sociali e sanitari; favorire rapporti con le comunità locali ed a migliorare le interrelazioni con le istituzioni pubbliche per una più ampia tutela sociale nel rispetto della identità culturale dei sinti e rom.

 
Evidentemente è questa impostazione che ha spinto i leghisti lombardo-veneti a determinare un vuoto legislativo con effetti negativi per le politiche locali e creando una situazione legislativa assurda: da una parte si abroga da un’altra parte come in Emilia-Romagna si approvano nuove leggi.
 
Una ragione di più per sostenere l’approvazione di una legge nazionale che dia una soluzione organica e per evitare che i vuoti creati vengano riempiti con qualcosa che coincida con un’impostazione fondata sull’immagine di un mezzo, la ruspa, capace solo di distruggere non solo i campi ma il futuro di persone appartenenti alla più antica e numerosa minoranza italiana e anche il buon senso collettivo.
 
Nel 2008 l’ondata emotiva provocata dall’omicidio Reggiani a Roma (che pure non fu opera di un rom) fu utilizzata dal ministro Maroni per decretare l'“emergenza nomadi” con i commissari speciali in 5 regioni, il censimento etnico, i regolamenti speciali, emergenza dichiarata due anni fa illegittima dal Consiglio di Stato.

 
Nel 2015 la infinita campagna d’odio di cui la Lega s’è fatta protagonista, sostenuta da un’informazione molte volte connivente (fino al punto di arrivare a costruire falsi mostri) ha scavato nella coscienza collettiva un solco di paura che alimenta un esplicito razzismo i cui primi pericolosi frutti si colgono negli attacchi ai campi rom (a Torino, a Roma, a Genova) e il cui rischio maggiore è che la ruspa di Salvini stia vincendo nella società e nella politica. 

 
Rom e sinti diventano oggi, insieme con i migranti, la misura e nello stesso tempo l’antidoto al razzismo emergente e la ragione per la politica di recuperare le ragioni fondamentali della convivenza civile fondata su reciproco riconoscimento e rispetto.

 
Le 43 associazioni che hanno proposto la legge di iniziativa popolare per il riconoscimento giuridico della minoranza dei rom e dei sinti non chiedono solo di applicare gli articoli 3 e 6 della costituzione italiana con una legge nazionale che colmi il vuoto legislativo e contrasti l’emarginazione sociale e civile delle comunità rom e sinte con percorsi di inclusione fondati su pari opportunità, stessi diritti, stessi doveri, stessa dignità. Ma con questa proposta offrono l’occasione per avviare una riflessione seria sui rischi a cui è esposta la nostra società se non è in grado di riconoscere e tutelare le minoranze che la com-pongono e per contrastare nella società e nella politica le campagne d’odio e di discriminazione e il crescente razzismo che oscura il futuro del nostro Paese.
 
Nevo Drom, Upre Roma, Sinti Italiani Vicenza, Sucar Drom, Consulta Rom e Sinti di Milano, Museo del Viaggio “Fabrizio de André”, Sinti Italiani Busto Arsizio, Thèm Romanò Reggio Emilia, Romano pala tetehara, Romano Ilo, Romano Buci, Rom e gagi insieme, Sinti Italiani Brescia, Sinti Italiani Milano Lambrate, Sucar Mero, Sinti Italiani Pavia, Sinti nel Mondo, Sinti Italiani Bologna, Sinti Italiani Prato, Romano Drom, Sinti Italiani Reggio Emilia, Romà, Sinti Italiani Verona, Nevo Drom Trento, Sinti Italiani Piacenza, Cooperativa Sociale Aquila, Sinti Italiani Piemonte, Cooperativa Sociale Aquila, Amici di Via Django, Cooperativa Labatarpe, Sinti Italiani Romano di Lombardia, Istituto di Cultura Sinta; Roma onlus, Romni onlus, FutuRom, Amalipé Romanò, Forum Campania Rom, Cittadinanza e minoranze, Antica sartoria rom, Theatre Rom, Museo del Viaggio “Fabrizio de André” Isernia, Rom per il futuro, Associazione Lumine.

Associazione Sinti Italiani di Bologna - Presidente, Luigi ChiesiIl progetto Zigana collaborazione Comune di Bologna

Premio cheFare3, il progetto Zigana passa alla votazione online

Infatti il progetto è presentato al concorso dall’Associazione Sinti Italiani di Bologna, rappresentati dal suo presidente Luigi Chiesi.

8 Settembre 2015 Zigana è uno dei 40 progetti selezionati fra gli oltre 700 presentati a inizio luglio che stanno partecipando al Premio cheFare3 e che passa dal 9 settembre alla seconda fase di votazione da parte del pubblico. La preferenza si può esprimere on line fino al 5 novembre sul sito di cheFare. Il progetto Zigana concorre con l'obiettivo di aumentare la conoscenza sulla popolazione rom e sinta mirando ad abbattere barriere culturali e contrastando la visione stereotipata su “zingari” e “zingare”, per promuovere un modello innovativo d’intervento sociale e di integrazione delle comunità e delle persone a rischio di emarginazione che sono invece sempre co-protagoniste nell’ideazione, realizzazione, valutazione, diffusione dei prodotti culturali. Per questo, è frutto della collaborazione tra Sinti e Rom dell’associazione Sinti Italiani di Bologna; Extrafondente, professioniste contro le discriminazioni; Comune di Bologna - UI Pari Opportunità e tutela delle differenze; Clusterize, studio di urbanisti e architetti; EOS, associazione senza fini di lucro per la coesione sociale; Studio Kiro: grafica e web. I contenuti riguardano le realtà sui rom sparsi nel mondo: da dove vengono; che lingue parlano; che cultura producono; di che lavori hanno vissuto e di che lavori vivono oggi; facce e vite di rom famosi nel mondo; facce e vite di gente comune. Ecco perché chiediamo a tutti e tutte di votare Zigana. Come si vota Dal 9 settembre, ore 10, al 5 novembre, ore 18, tutti, con registrazione effettuata sul sito di cheFare e confermata via e-mail, potranno esprimere la propria preferenza, votando i progetti selezionati che ritengono migliori rispetto agli altri in gara. Ciascuno potrà esprimere tanti voti quante sono le proprie preferenze, ma potrà votare una sola volta un singolo Progetto Selezionato. Il software utilizzato da cheFare per la votazione pubblica è costruito in maniera tale da non calcolare i voti effettuati dal medesimo utente con più votazioni a favore dello stesso Progetto, da fake account e/o, comunque, da persone inesistenti. Perché votare Per promuovere con Zigana un modello innovativo d’intervento sociale e di integrazione delle comunità sinti e rom, un modo diverso di trattare la cultura rom e sinta riconoscendone il co-protagonismo nell’ideazione, realizzazione, valutazione, diffusione dei prodotti culturali. Infatti il progetto è presentato al concorso dall’Associazione Sinti Italiani di Bologna, rappresentati dal suo presidente Luigi Chiesi. Per creare valore per la società intera: riconoscersi come esseri umani alla pari porta guadagno in termini di rispetto dei diritti umani e di coesione e pace sociale, beni comuni immateriali. Il format del progetto è la Valigia Multimediale Zigana, un pacchetto esportabile, traducibile e replicabile in altri contesti, che comprende un ciclo di conferenze, una video installazione e il laboratorio labirom. Il Premio assegna un contributo a favore di tre progetti di innovazione culturale caratterizzati da un forte impatto sociale, che integri al meglio innovazione, riproducibilità e sostenibilità, promuovendo la collaborazione e incrementando la capacità di relazione e interazione con soggetti terzi attraverso la costruzione di reti territoriali e reti on-line. Ai primi tre progetti classificati verrà assegnato, a ciascuno, un contributo di 50.000 euro per la realizzazione delle azioni progettuali.

Comunicato stampa


www.adnkronos.com

martedì 8 settembre 2015

ZIGANA SELEZIONATA PER LA SECONDA Bando Sinti di Bologna


ZIGANA SELEZIONATA PER LA SECONDA FASE DEL BANDO CHE FARE!

Siamo lieti di annunciare che ZIGANA ha superato la prima selezione e fa parte del gruppo di 40 progetti (tra i 700 presentati) che accedono alla seconda fase di selezione del bando cheFare[D1] !
Questo significa che il progetto ZIGANA  sarà online due mesi, a partire dal 9 settembre, per essere votato da tutti e tutte voi.
Una giuria sceglierà infine i 3 progetti più meritevoli tra i 10 più votati dal pubblico, premiandoli con 50.000 euro.
Seguiteci perché dal 9 settembre pubblicheremo aggiornamenti e le notizie sugli eventi della campagna “Vota Zigana”.
Abbiamo partecipato a cheFare perché vogliamo presentare a tutti e tutte la realtà dei Sinti italiani: persone che lavorano, si impegnano e producono, anche cultura!

Per maggiori informazioni e per conoscere gli altri 39 progetti:  https://www.che-fare.com/

ZIGANA
in poche parole
 

La valigia ZIGANA contiene verità sui rom sparsi nel mondo e su rom e sinti che vivono in Italia.

Si tratta di una Valigia Multimediale che contiene: installazione proiezione 3D per l’esterno raffigurante la GIOSTRA, un simbolo della cultura “zingara”; totem informativi; conferenze dotte sulla musica colta e le sue ispirazioni zigane, sulla più grande biblioteca di cultura rom, e sulla moda; Labirom, allestimento interattivo per raccontare la migrazione rom nella storia dell’uminità.

La Valigia Multimediale ZIGANA sarà usata nella sua interezza, o solo alcune parti di essa, in manifestazioni già esistenti e dedicate ad altri temi e manifestazioni dedicate.
Sarà auto-sostenibile grazie alla vendita o all’affitto a organizzazioni pubbliche e private.
ZIGANA è presentata dall’Associazione Sinti Italiani di Bologna, assieme a:

Comune di Bologna-UI Pari Opportunità e tutela delle differenze
Clusterize, studio di urbanisti e architetti
Extrafondente: professioniste contro le discriminazioni
EOS: associazione sfl per la coesione sociale
Studio Kiro: grafica e web


 [D1]Inserire link alla pagina di Che fare: https://www.che-fare.com/

mercoledì 1 luglio 2015

L’Associazione dei sinti di Bologna presenta ZIGANA al bando


L’Associazione dei sinti di Bologna presenta ZIGANA al bando:

 

 Che Fare3 cheFare3


SCOPO

Aumentando la conoscenza sulla popolazione rom e sinta si mira ad abbattere barriere culturali, contrastando la visione stereotipata su “zingari” e “zingare”.

PERCHE’

I rom vivono in Europa da oltre mille anni e con oltre 6 milioni sono la minoranza più consistente nell’UE. Le comunità sparse nel mondo condividono storie ed esperienze di razzismo, discriminazione ed esclusione dalla società; assieme con gli ebrei, i rom sono stati il gruppo più perseguitato sulla base della loro supposta “inferiorità”, tanto che oggi rimangono il gruppo più discriminato in Europa. Il Commissario per i diritti umani del CoE ha sottolineato che la discriminazione e l’abuso di diritti umani contro i rom sono diventati gravi e che non esiste uno stato europeo che abbia raggiunto condizioni di soddisfacente protezione dei diritti umani delle persone appartenenti a questi gruppi minoritari (2012). Oggi i sinti e i rom italiani sono decisi ad un cambio di strategia che li renda protagonisti non più nascosti ma a pieno diritto della produzione di cultura, produttori di cultura e creatori di storia nell’Italia dei tanti gruppi sociali che ne compongono la sua ricca identità.


CONTENUTI

Le verità sui rom sparsi nel mondo: da dove vengono; che lingue parlano; che cultura producono; di che lavori hanno vissuto e di che lavori vivono oggi; facce e vite di rom famosi nel mondo; facce e vite di gente come voi.


VEICOLI PER LA COMUNICAZIONE

Una Valigia Multimediale ZIGANA che contiene:

·         Installazione “projection mapping 3D outdoor” raffigurante la GIOSTRA, un simbolo della cultura “zingara”, oggetto che nel video si trasforma in caleidoscopiche rappresentazioni di storia e vita quotidiana di SINTI e ROM, passata e presente. Installazione completata con sonoro di musica zigana.

·         Totem informativi / evocativi

·         Conferenze dotte: Dalle  Hungarian Rhapsodies di Franz Liszt, al jazz manouche di D. Reinhardt a Manu Chao; La più lunga delle migrazioni umane: rom/manouche/sinti/ashkali/jenische/kaldaresh, kalè, gitanos; The European Romani Library della George Soros's Open Society Institute;  L’insediamento Rom come modello per una cellula di città mobile del XXI sec.; Moda del trend gitano da Moschino, Cavalli a Dolce e Gabbana: perché gli “zingari” fanno tendenza.

·         Labirom: allestimento interattivo, modulare, montabile, riutilizzabile, per raccontare la migrazione rom nella storia con le  opzioni e i bivii che hanno portato i rom in tutto il mondo, differenziandone le espressioni culturali e le vicende storiche.

 
CONTESTI

La Valigia Multimediale ZIGANA sarà usata nella sua interezza, o solo alcune parti di essa, in:

·         Manifestazioni già esistenti e dedicate ad altri temi.

·         Manifestazioni dedicate


LOCATION

Nella fase di messa a punto e sperimentazione le location saranno quelle bolognesi: Piazza Maggiore, Cortili dell’estate bolognese, Sala Borsa, Cineteca Lumiere, MAMBO, manifestazioni dei Quartieri. Nella fase di diffusione e distribuzione ogni città potrà trovare contesti e location adatte.

L’installazione GIOSTRA è necessariamente mostrata in esterno per essere maggiormente visibile a un pubblico non sensibilizzato al tema.

SPECIALE

Strumenti e contenuti della Valigia ZIGANA sono:

- modulabili e combinabili secondo i contesti e i luoghi.

- studiati per raggiungere un pubblico non auto-selezionatosi per affrontare il tema

- auto-sostenibili grazie alla vendita e/o affitto a organizzazione pubblica e privata.

 

 

IL PROGETTO APRE A COLLABORAZIONI TRA COMPETENZE DIVERSE:

-         Sinti e rom attraverso la Federazione associazioni rom e sinti insieme

-         Comune di Bologna-UI Pari Opportunità e tutela delle differenze

-         Clusterize, studio di urbanisti e architetti

-         Extrafondente: professioniste contro le discriminazioni

-         EOS: associazione sfl per la coesione sociale

-         Studio Kiro: grafica e web

Promuove un modello innovativo d’intervento sociale e di integrazione delle comunità e delle persone a rischio di emarginazione che sono co-protagoniste nell’ideazione, realizzazione, valutazione, diffusione dei prodotti culturali.

Si avvarrà del contributo dei musei europei come Museo della cultura romanè (Muzeum romské kultury) a Brno- Repubblica Ceca; Zentralrat Deutscher Sinti und Roma di Heidelberg; Museo etnografico di  Tarnów (Polonia).

 

Il Soggetto Proponente

Associazione Sinti Italiani di Bologna

Via Giuseppe Dozza 18/3, 40139 Bologna, Regione Emilia-Romagna

http://sinti-italiani.blogspot.it/

 
- Email ufficiale



- Email di contatto

mercoledì 3 giugno 2015

Siamo Bambini Rom e noi non Abbiamo fatto niente di male Salvini


Zingari, giudei, buo­ni­sti e cattivisti

(30 Maggio 2015)

siamo rom e noi non Abbiamo fatto niente di male Salvini
 
Roma, un’auto sulla quale viag­gia­vano, stando a quanto rife­rito dalla stampa, tre per­sone della comu­nità rom, non ha rispet­tato l’alt della poli­zia ed è fug­gita a velo­cità folle tra­vol­gendo e ucci­dendo un donna filip­pina e ferendo, anche gra­ve­mente, altre otto per­sone che si tro­va­vano sul suo cammino.

Come era pre­ve­di­bile si è sca­te­nata la usuale canea raz­zi­sta con­tro i rom in quanto tali gui­data dal lea­der della Lega Nord, Mat­teo Sal­vini e da tutta la galas­sia nera dei nazifascisti.

Il tutto con­dito dall’inevitabile fol­klore media­tico. Ieri mat­tina, il gior­na­li­sta di Libero Piero Gia­ca­lone, nel corso della tra­smis­sione di attua­lità poli­tica de La 7, con pun­tuale chia­rezza, ha inqua­drato la que­stione nei ter­mini della lega­lità affer­mando un valore impre­scin­di­bile delle civiltà demo­cra­ti­che, ovvero che tutti i cit­ta­dini e gli esseri umani in gene­rale, davanti alla legge, sono uguali. Gia­ca­lone ha pro­se­guito il suo ragio­na­mento con sapi­dità iro­nica pren­dendo a ber­sa­glio due cate­go­rie di per­sone con­trap­po­ste: «buo­ni­sti» e «cat­ti­vi­sti» i quali, a suo parere, si limi­tano a reci­tare le loro parti in com­me­dia. Ora, appar­te­nendo io alla cate­go­ria dei primi, pro­verò a rin­tuz­zare, almeno in parte, la pur legit­tima stig­ma­tiz­za­zione iro­nica di Giacalone.

Se è pur vero che fra i buo­ni­sti si incon­trano talora per­sone super­fi­ciali inclini a gene­rici embras­sons nous, coloro che ven­gono spesso defi­niti con sprezzo « buo­ni­sti » sono in linea di prin­ci­pio esseri umani che si pon­gono il pro­blema dell’altro, delle mino­ranze e si riten­gono respon­sa­bili del «volto altrui», per dirla con il filo­sofo Levi­nass, o met­tono in pra­tica il det­tato evan­ge­lico: «Ciò che fai allo stra­niero lo fai a me». Del resto, la que­stione dell’accoglienza dell’altro è la madre di tutte le que­stioni, quella la cui man­cata solu­zione è causa di ogni vio­lenza e di tutte le infa­mie che deva­stano la con­vi­venza delle comu­nità umane.

Nel mio caso, appar­tengo ad una ulte­riore fat­ti­spe­cie, sono un ex «altro» entrato nel salotto dei pri­vi­le­giati. Io sono ebreo e so che signi­fica essere gra­vato da pre­giu­dizi, calun­niato, per­se­gui­tato, deriso, mas­sa­crato e sterminato.

Oggi, molti cat­ti­vi­sti vi diranno che l’ebreo non è come il rom. Oggi ve lo dicono, ma in pas­sato i «per­fidi giu­dei» erano trat­tati allo stesso modo, con una sola dif­fe­renza che i rom non rice­ve­vano l’accusa di essere dei­cidi, in quanto cri­stiani o mus­sul­mani. Cre­dete che l’antisemitismo abbia perso aggres­si­vità a causa dell’orrore pro­vo­cato dalla Shoà? Non è così, anche rom e sinti hanno subito lo stesso destino. La vera ragione è che oggi esi­ste uno stato ebraico ( la defi­ni­zione è di Teo­dor Her­zel, suo Ideo­logo, das Juden Staat ) con un eser­cito, un governo e ser­vizi segreti che sanno essere molto «cattivisti».

Per rom e sinti non c’è nes­suno Stato che parli e agi­sca, nes­suno li difende da posi­zioni di forza e gli attac­chi raz­zi­sti con­tro di loro sono solo azioni di vigliac­chi. È raz­zi­sta chiun­que attri­bui­sca reati di indi­vi­dui all’intera comu­nità. Ma io, che appar­tengo simul­ta­nea­mente anche ad un altra cate­go­ria, i set­tan­tenni, ho buona memo­ria. E che c’entra con l’argomento in discus­sione? C’entra!

Ricordo quando sui muri della pro­spera «Pada­nia», della sua capi­tale «morale» c’erano le infami scritte raz­zi­ste «via i meri­dio­nali dalle nostre città!», «non si affitta ai ter­roni!». Mi ricordo dell’eco di Mar­ci­nelle quando i nostri ita­liani più poveri, trat­tati come bestie in quanto ita­liani, veni­vano ven­duti come schiavi da miniera per­ché tutta l’Italia avesse car­bone. Mi ricordo delle scritte «vie­tato agli ita­liani e ai cani» nel civile Nord Europa.

Allora gli zin­gari era­vamo noi. Sal­vini se lo ricorda?

Ma cosa volete che si ricordi un popu­li­sta dema­gogo alla ricerca di voti? A lui, a quelli come lui, i voti non ser­vono per fare poli­tica, ma per fare un mestiere, quello del nazio­na­li­sta da pic­cola patria, come i Kara­d­zic, gli Arkan, i Mla­dic e i loro omo­lo­ghi croati, gli ster­mi­na­tori della ex Jugo­sla­via. Un mestiere molto red­di­ti­zio che si nutre di odio, appro­fitta della paura dei più fra­gili, garan­ti­sce posti nei par­la­menti e gra­ti­fi­cante visi­bi­lità mediatica.

C’è un solo nome per chi appro­fitta di un fatto effe­rato — com­messo que­sta volta da rom, ma decine e decine di altre volte da ita­liani, padani com­presi — per semi­nare odio: sciacallo.
Moni Ovadia - il manifesto
 

lunedì 1 giugno 2015

Rom e sinti in corteo a Bologna Davide Casadio Preidente Sinti Italia e presidente Comitato Promotore Legge

MANIFESTAZIONE IN CENTRO
Rom e sinti in corteo a Bologna
Per le strade l’inno di Mameli
Gli slogan: «Siamo italiani, non extracomunitari»
E ancora: «Vogliamo Bologna come nostra capitale»
Ma i sinti cercano di distinguersi dai rom

BOLOGNA - Cartelli con gli articoli della Costituzione, striscioni per reclamare diritti e slogan contro la “discriminazione che subiamo in Italia”: cinquecento sinti (pochi i rom presenti) sono partiti per il corteo che attraverserà la periferia e raggiungerà il centro di Bologna in piazza XX settembre. Il primo raduno nazionale dei sinti è stato accompagnato da polemiche e c’è un grande spiegamento di forze dell’ordine per evitare contatti con i presidi della destra che in vari punti della città contestano l’evento.

Rom e sinti sfilano per Bologna
 

INNO D’ITALIA - I sinti hanno aperto la manifestazione cantando l’inno di Mameli. “Siamo italiani non extracomunitari - dicono -. Rispettiamo tutti ma subiamo un razzismo ingiusto. Siamo nati in questo Paese, abbiamo fatto i militari e non abbiamo gli stessi diritti degli altri”.
DIFFERENTI DAI ROM - Tra i partecipanti c’è soprattutto l’intenzione di distinguersi dai rom. “Siamo due cose differenti” spiegano i sinti accompagnati dalla musica delle chitarre e delle trombe portate in corteo. “La manifestazione è dei sinti ma i rom sono invitati” aveva spiegato l’organizzatore della “marcia”, Davide Casadio. Tra i presenti anche volti noti della politica, come i senatori Pd Luigi Manconi e Sergio Lo Giudice, l’assessore comunale al Welfare, Amelia Frascaroli e anche personaggi dello spettacolo: l’attore teatrale Alessandro Bergonzoni.
ANTAGONISTI AL SEGUITO - Al corteo aderiscono anche alcune sigle di collettivi e centri sociali bolognesi che solidarizzano con il tema antirazzista della manifestazione.
OGNI ANNO A BOLOGNA - Casadio ha annunciato l’intenzione di trasformare Bologna nella capitale Sinti con un raduno annuale per valorizzare la cultura sinti. “Sarebbe una bella idea per aiutare l’integrazione di una minoranza da troppo tempo discriminata” commenta il senatore Manconi. Il corteo partendo da via Gobetti attraverserà la Bolognina e terminerà in piazza XX Settembre, vicino alla stazione.

corrieredibologna.corriere.it