MANIFESTAZIONE IN CENTRO
Rom e sinti in corteo a Bologna
Per le strade l’inno di Mameli
Per le strade l’inno di Mameli
Gli slogan: «Siamo italiani, non extracomunitari»
E ancora: «Vogliamo Bologna come nostra capitale»
Ma i sinti cercano di distinguersi dai rom
E ancora: «Vogliamo Bologna come nostra capitale»
Ma i sinti cercano di distinguersi dai rom
INNO D’ITALIA - I sinti hanno aperto la manifestazione cantando l’inno di Mameli. “Siamo italiani non extracomunitari - dicono -. Rispettiamo tutti ma subiamo un razzismo ingiusto. Siamo nati in questo Paese, abbiamo fatto i militari e non abbiamo gli stessi diritti degli altri”.
DIFFERENTI DAI ROM - Tra i partecipanti c’è soprattutto l’intenzione di distinguersi dai rom. “Siamo due cose differenti” spiegano i sinti accompagnati dalla musica delle chitarre e delle trombe portate in corteo. “La manifestazione è dei sinti ma i rom sono invitati” aveva spiegato l’organizzatore della “marcia”, Davide Casadio. Tra i presenti anche volti noti della politica, come i senatori Pd Luigi Manconi e Sergio Lo Giudice, l’assessore comunale al Welfare, Amelia Frascaroli e anche personaggi dello spettacolo: l’attore teatrale Alessandro Bergonzoni.
ANTAGONISTI AL SEGUITO - Al corteo aderiscono anche alcune sigle di collettivi e centri sociali bolognesi che solidarizzano con il tema antirazzista della manifestazione.
OGNI ANNO A BOLOGNA - Casadio ha annunciato l’intenzione di trasformare Bologna nella capitale Sinti con un raduno annuale per valorizzare la cultura sinti. “Sarebbe una bella idea per aiutare l’integrazione di una minoranza da troppo tempo discriminata” commenta il senatore Manconi. Il corteo partendo da via Gobetti attraverserà la Bolognina e terminerà in piazza XX Settembre, vicino alla stazione.
corrieredibologna.corriere.it
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