giovedì 25 luglio 2013

«Generalizzare è razzismo»

LA MANIFESTAZIONE. Gruppo di Forza Nuova in presidio davanti all'area dopo che la scorsa settimana sono stati arrestati alcuni nomadi per presunte aggressioni. Bandiere e striscioni contro Tosi: «Aveva promesso la chiusura di queste zone». La sinistra replica: «Generalizzare è razzismo»

Il Padre del Ragazzo!
Mio figlio ha detto che, fuori da quel bar, sono stati provocati e poi aggrediti da un gruppo di ragazzi. Ma a noi chi crede?».


I manifestanti di Forza Nuova controllati a vista da polizia e carabinieri davanti al campo di Forte Azzano


Una trentina di militanti di Forza Nuova, schierati all'ingresso del poligono di tiro di Forte Azzano. A duecento metri di distanza, il campo nomadi dei Sinti e una ventina di «Cittadini e cittadine antirazzisti», arrivati in loro supporto. In mezzo, un centinaio tra agenti della Questura e carabinieri, pronti a intervenire per evitare scontri tra le due fazioni. Serata ad alta tensione, ieri, per la manifestazione organizzata da Forza Nuova.  Lo striscione si è srotolato nelle mani di alcuni militanti verso le 19.45: «Tosi, degrado e sicurezza: solo chiacchiere e distintivo». Un presidio contro l'amministrazione comunale e le politiche portate avanti in materia di sicurezza appunto, organizzato non a caso in questi giorni. La scorsa settimana, infatti, la Squadra mobile ha individuato proprio in sei sinti del campo di Forte Azzano i presunti responsabili di alcune violente aggressioni avvenute il 19 febbraio e il 10 marzo scorso (quattro già arrestati, uno si è costituito). Un atleta, uscendo dalla palestra, era stato picchiato selvaggiamente, mentre stava per lasciare il parcheggio con la propria auto. Altri tre ragazzi, che stazionavano davanti a un bar, avevano ricevuto bastonate, pugni, calci. Un altro automobilista era stato pestato, mentre si trovava fermo in strada per il semaforo rosso. Forza Nuova attacca il sindaco. «Tosi non ha mantenuto le promesse: aveva detto che avrebbe chiuso i campi nomadi e così non è stato», è il commento di Francesco Alverà, coordinatore provinciale di Forza Nuova. «Ha cercato di arginare il problema, rendendo più rigido il regolamento, ma durante le sue campagne elettorali era stato chiaro sulle chiusure: non si possono aspettare sempre le aggressioni per espellere». Secondo Alverà, la situazione va affrontata e risolta. «Si tratta di una minoranza che non manifesta alcuna volontà di integrarsi», prosegue il coordinatore di Forza Nuova. «È l'ennesimo fallimento della società multirazziale». Che siano a tutti gli effetti cittadini italiani, secondo Alverà, è poco rilevante. «I rom dovrebbero abbandonare i campi e trovarsi un'abitazione. Se non ci riescono? Anche molti altri non hanno i requisiti per accedere alle case popolari», conclude il coordinatore di Forza Nuova, che sta organizzando un'altra manifestazione il 4 agosto in piazza del Popolo a San Michele extra in segno di protesta contro le politiche del ministro Cecile Kyenge, che sostiene lo "ius soli" (il diritto alla cittadinanza per chi nasce in un determinato territorio). Costantemente monitorati dalle forze dell'ordine, i due schieramenti sono rimasti divisi fino alla fine del presidio. Ma sul fronte opposto c'è chi non ha gradito il via libera della Questura alla manifestazione. «Invece di calmare la gente e abbassare la fiamma, la stanno alzando: se Forza Nuova voleva protestare contro l'amministrazione non poteva farlo in piazza Bra? Perché proprio davanti a casa nostra? E cosa succederà quando la polizia se ne andrà stasera?», chiede uno dei sinti del campo, che ospita complessivamente circa 120 persone. A dargli man forte, il padre di uno dei ragazzi in carcere: «Ma quale Arancia Meccanica? Non è successo quello che dicono. Mio figlio ha detto che, fuori da quel bar, sono stati provocati e poi aggrediti da un gruppo di ragazzi. Ma a noi chi crede?». In supporto dei sinti un gruppetto di Cittadini e cittadine antirazzisti, Circolo Pink, il segretario di Rifondazione Comunista Fiorenzo Fasoli: «La responsabilità penale è individuale: se qualcuno ha sbagliato è giusto che la giustizia faccia il suo corso, ma non si può generalizzare, perché questo è razzismo».

Manuela Trevisani
 www.larena.it

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