martedì 6 maggio 2014

Tutto interpretato male !!! «Ma come è possibile? - si chiede Davide Casadio

«Variati non può costringere    tutto interpretato male !!!
i Sinti di Vicenza a fare lavori utili»   
«Serve un percorso lavorativo sicuro e stabile che dia l'opportunità alle famiglie di essere autonome E Aim dovrebbe rispettare le normative vigenti»
23/01/2014
Il campo nomadi di via Cricoli: continua la polemica sulle bollette VICENZA. Il sindaco Achille Variati è stato molto chiaro sul caso nomadi e bollette, un tema che da alcuni giorni sta tenendo banco tra le fila della politica cittadina: «Segnaleremo i finti poveri alla guardia di finanza - ha ribadito ieri - e chi non accetterà di svolgere lavori socialmente utili non vedrà un euro e nei casi di false dichiarazioni porteremo mamme e figli all'albergo cittadino».
«Ma come è possibile? - si chiede Davide Casadio, presidente dell'associazione Sinti italiani in viaggio per il diritto e la cultura -. Il sindaco Variati non può obbligare nessuno a lavorare, tantomeno un nomade».
Per cui pagare le bollette in cambio di lavori socialmente utili è una condizione che viene rispedita al mittente?
Tutto interpretato male !!!  Comento di  Davide Casadio, Direi di si ! intende che lavorare!  «Direi di sì,  il sindaco parlava di assistenzialismo e quello che non vogliamo noi sinti e rom ma per i continui pregiudizi non si riesce a dare la possibilità del lavoro a sinti e rom.  Non interpretiamo male !!!!!!!!!  sono passati due anni 2012-2014.
Enel : http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/12/294-12.pdf   (Deliberazione 19 luglio 2012)
«Direi di sì, ma questo concetto vale per tutti. Nessuno può essere obbligato a lavorare, nemmeno un nomade. E anche per quanto riguarda il volontariato: o lo si fa perché si crede in un'idea, in un principio, altrimenti che senso ha?».
Come uscire da questa situazione?
«Con un percorso di lavoro, serio, programmato, che dia la possibilità alle famiglie sinte di via Cricoli di avere un lavoro duraturo che permetta loro non solo di pagare le bollette, ma di condurre una vita più decente, in un ambiente più consono. Non certo in mezzo ai topi e in un pezzo di terra che tutti, da anni, considerano inadeguato sotto il profilo sanitario».
( Ciò non toglie che le bollette ci sono e devono essere pagate. )
«Sicuramente, ma alcuni hanno versato degli acconti. Aim ha tolto l'erogazione forfetaria prevista da una delibera del ministero delle Infrastrutture in vigore dal 12 luglio 2012 mettendo un contatore per famiglia e questo ha causato consumi superiori alla norma. Quindi si faccia rispettare la normativa vigente».
E allora?
«L'energia nei campi serve per tutto, non possono collegare il metano perchè la legge in materia di sicurezza non lo consente, per cui l'energia è utilizzata per i servizi, il riscaldamento e la cucina. Non si esce da questa situazione se non con la ristrutturazione già decisa».
Ma non tutti i nomadi sembrano convinti di questi lavori?
«È vero, ci sono persone che preferirebbero vivere in microaree. C'è chi vorrebbe un alloggio oppure chi preferirebbe restare in via Cricoli. Mettere assieme tutti i pareri non è possibile. Per ora è importante mettere in sicurezza quel campo».
E poi?
«Ci sono tutti i percorsi, le vie da seguire affinché le famiglie sinte vengano trattate come tutte le altre che non hanno reddito e che devono essere aiutate. Ma non di tanto in tanto, bensì con programmi precisi, individuando percorsi che siano in grado di dare a questi nuclei la possibilità di vivere in maniera decente e di poter contare su un reddito fisso con un lavoro.
Che però non può essere imposto solamente in cambio di un servizio che un Comune è tenuto a fornire a chi si trova in difficoltà e questo vale per tutti: italiani, vicentini, Sinti, Rom. Credo sia un concetto fondamentale, pensiamo all'articolo 3 della Costituzione». www.ilgiornaledivicenza.it
Chiara Roverotto

Nessun commento:

Posta un commento