mercoledì 26 novembre 2014

«I nomadi? Vivono come maiali» Sinti italiani, Davide Casadio

VICENZA
«I nomadi? Vivono come maiali» Bufera sul consigliere: «Ora lasci»
Cicero paragona i campi sinti ai letamai. Variati: inaccettabile.

VICENZA I nomadi? «Vivono nello sporco, come fanno i maiali che stanno nel luamàro, e non sono abituati a stare in un ambiente pulito». Il consigliere comunale d’opposizione a Vicenza, Claudio Cicero (lista Cicero a 360 gradi), non si fa problemi a paragonare gli stili di vita di una comunità di famiglie nomadi del capoluogo berico a quelli dei maiali. Ma lo fa in un’aula del Consiglio. E così quelle parole, pronunciate in una sede istituzionale scatenano una bufera in città. Dall’associazione Sinti italiani, secondo cui «sono frasi di stampo nazista», al sindaco, Achille Variati, che le definisce inaccettabili » e fino a esponenti di Sel (Sinistra ecologia e libertà) in Consiglio comunale: «Incompatibili con la carica di consigliere ». Insomma, i toni usati da Cicero creano un mare di critiche e accendono la polemica. Il tema è caldo: il Comune ha finanziato lavori per 230 mila euro al più grande campo nomadi della città, in via Cricoli e l’intervento, previsto dai fondi statali emanati nel 2009 dall’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, terminerà entro fine mese.   «I nomadi? Vivono come maiali» Bufera sul consigliere: «Ora lasci»
Nel frattempo, da luglio scorso, 90 famiglie nomadi sono state trasferite in un’area provvisoria poco distante dal campo da dove, però, alcune famiglie non si vogliono più spostare («I lavori sono stati fatti male ed è il periodo più freddo dell’anno» hanno spiegato nei giorni scorsi). Parole che hanno suscitato la reazione del mondo politico cittadino e il dibattito è finito in Consiglio comunale. Qui, Cicero ha esposto la sua tesi: «Come si possono permettere minimamente di affermare che non gli piace il campo? Certo che non gli piace, avete mai provato a vedere dove stanno i maiali? Stanno bene in quello che i vicentini chiamano luamàro perché non stanno nel pulito ma nello sporco. E allora, a loro, vedere questo campo così pulito non gli va bene, perché sono abituati a stare in un altro ambiente ». Il consigliere, capogruppo della lista «Cicero a 360 gradi» e già candidato sindaco alle elezioni comunali del 2013, non è nuovo a uscite forti e atteggiamenti provocatori. Nel 2012, una foto che ritraeva un calendario del Duce esposto nel suo ufficio nei palazzi comunali lo fece uscire dalla maggioranza e perdere la delega di consigliere delegato alla Mobilità.  Ora, la frase sui nomadi e i maiali, che suscita una bufera. «I nazisti usavano queste parole - afferma il presidente dell’associazione Sinti italiani, Davide Casadio -. Valuteremo eventuali azioni legali, ma Cicero non è degno di svolgere il ruolo in Consiglio». «Affermazioni inaccettabili rivolte a cittadini che vanno rispettati » dichiara Variati, mentre per la consigliera comunale di Sel, Valentina Dovigo, sono «parole immorali e incompatibili con la carica di consigliere ». Pure la maggioranza prende le distanze: per il presidente del Consiglio Federico Formisano «sono parole pesanti, serve più rispetto nell’aula del Consiglio», mentre per il consigliere Pd Giancarlo Pesce sono «toni superficiali e rozzi».  Corrieredelveneto.corriere.it

26 novembre 2014   «I nomadi? Vivono come maiali» Bufera sul consigliere: «Ora lasci»

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