giovedì 16 aprile 2015

Bologna Manifestazione 16 Maggio (Memoria Dimenticata 1944 - “rivolta dei gitani”) Sinti e Rom in Europa in Italia

(Memoria Dimenticata 1944 - “rivolta dei gitani”)  Sinti e Rom in Europa in Italia
la manifestazione del 16 maggio a bologna ricorda e si ribella (All'odio e Razzismo)
Il 16 maggio del 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz andava in scena la dimenticata “rivolta dei gitani”. Ogni anno si ricordano le atrocità del nazifascismo, ma in pochi ricordano quei 500.000 tra Sinti e Rom massacrati dal Terzo Reich.    (Memoria Dimenticata -  “rivolta dei gitani”)
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1-«Non vi daremo i nostri piccoli, perché li facciate uscire dai vostri camini. I vostri medici ne hanno già straziati tanti, sperimentando la loro scienza mostruosa su di loro. Le loro urla salivano fino al cielo, più in alto ancora del fumo denso che usciva dai crematori, più in alto ancora delle nostre preghiere. 2 -Non lasceremo alle vostre mani rapaci, ai vostri cuori tenebrosi, al vostro odio disumano la bellezza delle nostre vite, la santità dell’amore che unisce le nostre famiglie in un popolo povero, ma fiero».  formata da nugoli di bambini pelle e ossa, donne e capifamiglia scalzi – si trovava la più potente e organizzata macchina di oppressione morte di tutti i tempi. 3- Le mamme stringevano al petto i bimbi più piccoli, mentre combattevano; i ragazzini difendevano lo zigeunerlager finché il sangue non li copriva, rendendoli simili agli spiriti della vendetta delle leggende; braccia scure brandivano armi rudimentali in un impeto instancabile, finché le SS si ritirarono, esterrefatte davanti a quell’eroismo, a quel coraggio sovrumano che affrontava le pallottole e le baionette con la carne nuda.
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Era il 16 maggio 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz quando le SS decisero di farla finita con il campo adibito alle famiglie zingare. Un olocausto, quello patito da Sinti e Rom, che in molti preferiscono dimenticare, o meglio far finta che non sia mai avvenuto. Quel giorno le SS ricevettero l’ordine di smantellare il campo, ovvero di eliminare tutti gli internati. Nessuno si sarebbe mai aspettato di assistere a una rivolta dei gitani reclusi che, quel 16 maggio, uscirono dalle loro baracche in oltre quattromila, decisi però a non farsi massacrare senza combattere. In teoria dovevano uscire e seguire i nazisti fino alle camere a gas, ma quel giorno decisero di ribellarsi raccogliendo pietre e spranghe e lanciandosi contro le SS. I tedeschi poi gliela fecero pagare riducendo alla fame il campo e uccidendo ben 2897Sinti e  Rom nella stessa notte, il 2 agosto dello stesso anno. E’ questa la triste storia dei massacri commessi dai nazisti ai danni anche di non ebrei, dimenticati per decenni e solo negli ultimi anni riscoperti anche grazie al lavoro di storici e minoranze etniche. Secondo le ultime ricostruzioni si crede che i nazisti abbiano trucidato qualcosa come 500.000 tra Rom, Sinti e Manush, ed è opportuno ricordare come durante il processo di Norimberga i superstiti non siano nemmeno stati ammessi come parte civile. Siamo tutti Sinti e Rom ........????
4.000 Rom internati nello zigeunerlager di Auschwitz decisero di opporsi ai loro aguzzini, che secondo programma erano venuti a prelevarli, per condurli nelle camere a gas. Di fronte a un’umanità ridotta in condizioni pietose – formata da nugoli di bambini pelle e ossa, donne e capifamiglia scalzi – si trovava la più potente e organizzata macchina di oppressione morte di tutti i tempi. Non furono solo gli uomini a decidere di non piegare il capo di fronte ai carnefici in divisa; anche le manine ossute dei bimbi e delle donne raccolsero pietre, mattoni, spranghe, rudimentali lame e tutti insieme i Sinti e Rom di Auschwitz dissero: «No!».
«Non vi daremo i nostri piccoli, perché li facciate uscire dai vostri camini. I vostri medici ne hanno già straziati tanti, sperimentando la loro scienza mostruosa su di loro. Le loro urla salivano fino al cielo, più in alto ancora del fumo denso che usciva dai crematori, più in alto ancora delle nostre preghiere. Non annienterete le nostre famiglie, cui avete già tolto i doni preziosi della libertà e della dignità. Non lasceremo alle vostre mani rapaci, ai vostri cuori tenebrosi, al vostro odio disumano la bellezza delle nostre vite, la santità dell’amore che unisce le nostre famiglie in un popolo povero, ma fiero».
Le mamme stringevano al petto i bimbi più piccoli, mentre combattevano; i ragazzini difendevano lo zigeunerlager finché il sangue non li copriva, rendendoli simili agli spiriti della vendetta delle leggende; braccia scure brandivano armi rudimentali in un impeto instancabile, finché le SS si ritirarono, esterrefatte davanti a quell’eroismo, a quel coraggio sovrumano che affrontava le pallottole e le baionette con la carne nuda. Le SS si ritirarono, portando con sé molti cadaveri tedeschi. Solo il 2 agosto 1944 i nazisti – dopo aver ridotto in fin di vita la popolazione Sinti e  Rom prigioniera della «fabbrica della morte», limitando al minimo il suo sostentamento alimentare – riuscirono a liquidare lo zigeunerlager. 2.897 eroi Rom furono assassinati in una sola notte nelle camere a gas di Birkenau.
Davide Casadio Presidente Federazione Rom e sinti insieme in Italia

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