scoppiata nel Lager !
Davide Casadio Presidente
Luca V. Calcagno- Davide Casadio, presidente della
Federazione rom e sinti, ha annunciato una manifestazione a Bologna per il 16
maggio “contro un nuovo Olocausto”. Ad Articolotre.com parla dello stato dei
rom e dei sinti in Italia, dell'integrazione e delle politiche xenofobe dei
partiti di estrema destra.
Perché la manifestazione del 16 maggio?
Perché il 16 maggio è la data in cui ricorre una
ribellione di rom e sinti scoppiata nel lager nazista di Birkenau. Siamo
arrivati al punto di metterci in evidenza scendendo in piazza, perché c'è un
pericolo reale. Abbiamo scelto una data simbolica, perché a Birkenau la rivolta
era contro la morte, mentre oggi siamo annientati due volte, moralmente e
culturalmente, e soprattutto nella dignità perché siamo senza
diritti.
Un commento circa i partiti di estrema destra e
xenofobi in posizioni di potere in molti Paesi dell'Europa?
In questi paesi i rom e i sinti vengono
strumentalizzati per accaparrare consensi per le campagne politiche di questi
partiti, per esempio come fa qui in Italia la Lega Nord. Salvini fa la stessa
politica che faceva Hitler quando diceva che i rom e i sinti sono asociali, non
hanno voglia di lavorare, ce l'hanno nel DNA, nel sangue. Non c'è un costruire,
c'è un negare: tu sei il problema, lo zingaro, il delinquente. L'Olocausto non
è scoppiato da un giorno all'altro, ma è stato un procedere per tappe…
“Olocausto” è un'esagerazione?
Non si tratta ovviamente di un Olocausto di massa,
però moralmente e culturalmente è come se lo fosse, perché la legge non tiene
conto di noi, non abbiamo diritti e non veniamo considerati come cittadini
italiani. Ancora, non abbiamo un rappresentante in Parlamento. L'esito è che
noi rom e sinti italiani siamo costretti a rinnegare la nostra origine. Una
volta c'erano i sinti, giostrai che viaggiavano sulle roulotte, e ricordo
che i grandi parchi divertimenti prima di essere mete turistiche, che
attirano persone da tutta Italia, erano parchi giochi sinti. Adesso hanno quasi
tutti una casa e quando vanno in vacanza prendono il treno o l'aereo,
rinnegando la loro cultura. Dirò di più: adesso tutti possono fare uso di
spettacolo viaggiante, non c'è una sorta “diritto d'autore”, ecco perché anche
lì sta scomparendo il lavoro.
Come giudica le politiche di integrazione dell'Italia?
L'Italia non è razzista, ma ha paura, perché è in
crisi. I meccanismi di integrazione e di interazione ci sono, anche se molti
politici vivono e speculano su tutto questo, senza affrontare la realtà delle
cose. Il Parlamento europeo parla di rom e ai sinti che vanno tutelati, ma
soltanto perché siamo utilizzati come portatori di voti. Veniamo
strumentalizzati da molte amministrazioni italiane con progetti che poi non
recano alcun vantaggio, perché i rom e i sinti di origine italiana non prendono
un centesimo, anche se si dice che ricevono denaro dallo Stato.
Al momento non c'è l'integrazione al lavoro,
l'acculturazione, l'inclusione, non c'è la rappresentanza ripeto. Rom e sinti
vengono interpellati, ma poi decidono sempre gli altri. Non ci viene data la
possibilità di decidere insieme per le comunità che rappresentiamo. I rom
devono autorappresentarsi. Ci sono degli step da superare, come l'integrazione
e il lavoro, soprattutto questo che dà dignità.
E sui pregiudizi a riguardo di rom e sinti?
Noi rom e i sinti italiani siamo circa 200 mila, lo
0,25% della popolazione, e non viviamo nei campi nomadi. In questi vivono
soprattutto rom che vengono dai balcani. Anzi, molti tra di noi hanno votato
sempre Berlusconi anche quando appoggiava la Lega, perché diceva di risollevare
l'Italia.
Circa i pregiudizi come i furti, mi chiedo, se viene
negato il ferro vecchio, se viene negato il minimo per mantenere una famiglia,
cosa si può fare? Ma se la situazione si rovesciasse e chi alimenta questi
pregiudizi diventasse la minoranza, senza politiche sociali, del lavoro, del
diritto? Cosa potrebbe fare? Negarsi, entrando a far parte della maggioranza,
ma al prezzo dell'abbandono della propria cultura d'origine.
Nessun commento:
Posta un commento