mercoledì 18 febbraio 2015

Davide Casadio dell'Associazione Sinti, ha lanciato un appello al prefetto Eugenio Soldà

Appello dei nomadi al prefetto Soldà: «Forze dell'ordine per tutelarci»
Vicenza, il presidente dei Sinti, Davide Casadio: «Ogni sera sassaiole e minacce verso i residenti nel campo». Alta tensione per la vicenda bollette.
VICENZA - "Chiediamo l'intervento delle forze dell'ordine". Alta tensione all'interno del campo nomadi di viale Cricoli. Giovedì nella struttura comunale saranno chiusi i contatori delle famiglie che non hanno ancora stipulato un accordo con Aim. Nel frattempo Davide Casadio, presidente dell'Associazione Sinti, ha lanciato un appello al prefetto Eugenio Soldà affinché intervenga non solo per scongiurare l'ipotesi del taglio dei servizi, ma anche per pattugliare la zona. "Ogni sera assistiamo a sassaiole e urla minacciose contro i residenti", sottolinea assieme a Irene Rui e Roberto Fogagnoli di Rifondazione comunista.
Insomma, la situazione è sempre più incandescente. Al centro del braccio di ferro tra Comune e nomadi, la questione delle bollette di luce, gas e acqua. Quanto al servizi idrico, è emerso tra l'altro che il conto è intestato da oltre quindici anni allo stesso Palazzo Trissino. Di qui il giro di vite dell'amministrazione comunale. "I residenti devono capire che le regole vanno rispettate. Chi stipula un contratto individuale e paga i consumi avrà l'energia elettrica, chi pretende privilegi e regole speciali che non gli spettano rimarrà senza elettricità", sbotta il sindaco Achille Variati.
“L’era dell’assistenzialismo iniziata con la giunta Hüllweck a Vicenza è finita - continua il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, che sta supportando il sindaco nel coordinamento della gestione delle utenze nel campo nomadi - A differenza di quasi tutte le amministrazioni in Italia, il Comune di Vicenza imporrà ai nomadi di pagare i consumi per avere i servizi”. L’azienda Aim sta perfezionando le operazioni per arrivare entro la giornata di giovedì 19 febbraio all’interruzione della fornitura di energia elettrica dell’utenza provvisoria; a quel punto l’erogazione dipenderà solo dai contratti individuali che saranno stati stipulati dalle singole utenze con la società erogatrice del servizio, come previsto per tutti gli altri cittadini. I nomadi hanno tempo fino alle 12 di domani mercoledì 18 febbraio per attivare il contratto per le singole utenze per non rimanere senza energia dal giorno successivo.
Ma i nomadi non ci stanno: "Si rischia l'emergenza sociale e sanitaria - replicano -. Nel campo vivono persone con forte disagio economico, che non riescono a fare fronte alle spese per gli allacciamenti e il debito pregresso".
il presidente Davide Casadio

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