lunedì 26 novembre 2012

Diritti delle persone appartenenti a minoranze.

 Intervento del Presidente Napolitano in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria

 Palazzo del Quirinale, 27/01/2012


 
 Della Santina Ismaele, "Sinto" di  Bologna a compagnato dal
 Dott. Davide Casadio

Palazzo del Quirinale - 27/01/2012
Il Presidente Giorgio Napolitano nel corso della celebrazione del "Giorno della Memoria"

Ringrazio il Presidente Gattegna per i riconoscimenti che mi ha rivolto. Quando ho giurato da Presidente, l'ho fatto sapendo che il mio dovere e il mio sentimento mi conducevano a riflessioni, prese di posizione e sollecitazioni motivate e inequivoche contro l'antisemitismo in ogni suo travestimento, contro il razzismo, contro ogni violazione del principio di pari dignità ed eguaglianza davanti alla legge. Lo dice l'articolo 2 della Costituzione italiana. Lo dice l'articolo 2 del Trattato sull'Unione europea. Rileggiamolo :"L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini."

www.quirinale.it

venerdì 2 novembre 2012

Memoriale per gli oltre 500mila rom e sinti deportati



A Berlino, memorial strage Sinti e Rom

Angela Merkel e presidente Joachim Gauck inaugurano monumento contro stermini

Memoriale per gli oltre 500mila rom e sinti deportati e uccisi nei campi di concentramento durante il nazismo.
 
 
 
E' stato inaugurato stamani nel cuore di Berlino, con una celebrazione cui hanno preso parte la cancelliera Angela Merkel e il presidente della Repubblica federale tedesca Joachim Gauck, il memoriale per gli oltre 500mila rom e sinti deportati e uccisi nei campi di concentramento durante il nazismo.
"Il massacro subito dai sinti e dai rom ha lasciato tracce profonde e ferite ancora più profonde", ha considerato la cancelliera Merkel a 67 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Oggi il monumento alla memoria delle vittime riporta il loro tragico destino "al centro della nostra esistenza", ha aggiunto Merkel.
Il massacro dei sinti e dei rom da parte del regime nazista è "l'olocausto dimenticato", ha criticato Soni Weisz, testimone di quei tragici eventi. Il memoriale - progettato dall'artista israeliano Dani Karavan - si compone di una fontana circolare larga 12 metri dal fondale nero, con un triangolo vuoto nel centro da cui ogni giorno emergerà una stele con un fiore sulla sommità.
La fontana, a poche centinaia di metri dal Bundestag, il parlamento tedesco, é circondata da pietre su cui sono incisi i nomi dei campi di concentramento dove sono stati uccisi uomini, donne e bambini delle comunità sinti e rom. Ai margini del monumento sono incisi i versi del componimento 'Auschwitz', del poeta italiano di etnia rom Santino Spinelli
 
 

Gian Valerio Lombardi Tre esempi, tre epiche battaglie. Nel 2009 a Venezia il prefetto Michele



Il Fatto Quotidiano
 
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La casta dei prefetti: mai rimossi, sempre promossi. Anche dopo gli scandali

De Gennaro assurto al governo nonostante il G8. Ubaldi reclutato al ministero dell'Interno dopo una condanna per peculato. Gallitto a presiedere i "Cavalieri" dopo tanti guai giudiziari. Gli alti dirigenti non pagano mai, tranne quando si scontrano coi politici. Come Carlo Mosca, troppo "morbido" coi rom, e Fulvio Sodano, che a Trapani si è permesso di denunciare collusioni mafiose

 
epri Gallerano finisce nel mirino della Lega perché ritenuto troppo morbido con i rom. La sua colpa? Non aver impedito il trasloco della comunità dei sinti di via Vallenari nel nuovo villaggio nella notte del 24 e 25 novembre. Il Ministro Maroni non la prende bene e lo rimuove un mese dopo. Per punizione, in accezione leghista, andrà a occuparsi della Sicilia.Stesso destino per il prefetto di Roma Carlo Mosca destituito nel 2008 perché si era rifiutato di schedare i minori della comunità rom di Roma. Il terzo è un esempio di fermezza contro la collusione tra criminalità e politica. Fulvio Sodano.E’ assurto, suo malgrado, a emblema dell’intoccabilità prefettizia l’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, già prefetto. Un anno fa veniva assolto in Cassazione dall’accusa di istigazione alla falsa testimonianza, ma il suo nome resta indelebilmente legato ai drammatici ai fatti del G8 di Genova. E tuttavia il governo lo ha nominato sottosegretario di Stato, per di più delegandolo alla sicurezza della Repubblica.